Il danno derivante dal dolore per la perdita dell’animale da compagnia è risarcibile, in quanto il rapporto che si instaura tra padrone e animale d’affezione è, di fatto, una relazione tra esseri viventi, che si inserisce tra quelle «attività realizzatrici della persona» tutelate dall’articolo 2 della Costituzione. Così si è espresso il Tribunale di Brescia, sez. II Civ., con sentenza del 22 ottobre 2019 n. 2841, di seguito riportata integralmente, richiamando peraltro altre pronunce conformi.
Ma è sempre così?
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